Cori Oberdan
Lo spazio web dei cori del Liceo "G. Oberdan" di Trieste

Coro Giovanile del Liceo Scientifico ''G. Oberdan'' (1999)

  1. Lollipop [Ross, J.Dixon]
  2. Take me home, country roads [Danoff, Nivert, Denver]
  3. ABBAmix - The greatest hits [B.Andersson, B.Ulvaeus, S.Anderson]
  4. The sound of silence [P.Simon]
  5. Happy day [E.R.Hawkins]
  6. Sixteen tons [M.Travis]
  7. Milo mu kókkino [tradizionale greca]
  8. Pune ta chrónia [S.Kuiumitsi]
  9. Zavara-katra-némia [Y.Markopulos]
  10. Varka sto gialó [M.Theodorakis]
  11. Kyrie ton dinameon [tradizionale sacro]
  12. Gratias agamus domino Deo nostro [U.Sisask]
  13. Alleluia [R.Thompson]
  14. Train song [G.Gershwin]
  15. Bess, you is my woman now [G.Gershwin]
  16. Oh Lawd, I'm on my way [G.Gershwin]

Direttore: Andrea Mistaro


L'uscita di questo CD è la dimostrazione più evidente di dove possono arrivare giovani che vivono la scuola come luogo naturale di crescita e di espressione creativa. Un evento culturale bellissimo. Per la nostra scuola. Per la nostra città.
Dietro questo lavoro, tanta passione, tanto entusiasmo, tanta fatica. Eppure nulla è più bello, nulla è più commovente di giovani che cantano alla vita. Per loro è l'irradiazione di una gioia di vivere che contagia. Per noi è la percezione di un successo educativo raggiunto.
Grazie, ragazzi.

IL PRESIDE (prof. Franco Codega)

Il presente CD, fortemente voluto dal Liceo Oberdan come testimonianza di quasi 10 anni di attività del Coro, non poteva non essere rappresentativo delle linee di principio che hanno guidato questo particolare coro a scegliers un repertorio che potesse "accattivare" i giovani studenti del Liceo al canto corale e, contemporanemante, offrire al pubblico (soprattutto quello giovanile) un prodotto originale, diverso da quello generalmente proposto dai cori amatoriali. Il CD raccoglie quindi quattro "categorie" di repertorio, rappresentativo dei principali filoni musicali scelti.

Essendo la musica leggera la componente principale della dieta musicale dei giovani, essa è stata da noi considerata, dal 1992 in poi, il mezzo più idoneo per avvicinare questi ultimi alla pratica corale; sono stati quindi scritti o reperiti degli appositi arrangiamenti in modo da rendere la musica leggera studiabile ed eseguibile per il coro come se fosse musica colta: il neo-corista si abitua quindi a leggere una partitura corale tradizionale (4 voci miste con o senza pianoforte), e ad interpretarla ed eseguirla seguendo pedissequamente le indicazioni su di essa riportate, in modo da abituarsi a curare quei minimi dettagli interpretativi (colore, dinamiche, agogiche, fusione...) indispensabili all'esecuzione di altri generi musicali, ma anche della stessa musica leggera quando questa viene trasformata in "musica d'assieme"; il tutto non rinunciando però a qualche effetto che richiami all'estetica della musica leggera (ad esempio, piccoli portamenti o glissati), necessario per restituire all'esecuzione quel senso di freschezza e spontaneità tipico dell'atmosfera originale.
Gli arrangiamenti proposti sono di varia provenienza (M.Fuchs [1], C.Cassey [2]), e molti di essi ([3], [4], [5], [6]) sono stati preparati appositamente dal direttore in base alle caratteristiche del Coro.

La musica popolare greca, oltre a testimoniare il forte rapporto di amicizia e collaborazione con il coro Menemeni di Thessaloniki, assume una fortissima componente didattica: la musica greca, infatti, è ricca dei cosiddetti "ritmi asimmetrici", completamente estranei alla cultura musicale occidentale, e perciò di difficile comprensione ed esecuzione; lo studio di brani come il tradizionale Milo mu kókkino (7/8), Pune ta chrónia (9/8 = [3+3+2]/8), e ancora di piùZavara-katra-nemia (dove di alternano battute di 5/8, 6/8, 9/8, 11/8), oltre ad essere reso piacevole da calore e dall'esotismo di questa musica, risulta utilissimo per aprire gli orizzonti musicali dei coristi e del pubblico giovanile, svincolandoli dall'abitudine al 2/4 o 4/4 della musica di consumo con cui siamo continuamente e passivamente bombardati. Un elemento di asimmetria è presente anche nell'unico brano in ritmo pari presente nel CD, Varka sto gialó: la frase iniziale del coro (Pende, pende, deka...), anziché articolarsi su 8 battute come le frasi seguenti (e come la maggior parte delle melodie occidentali, popolari e colte) è costituita da 6 battute.

Sempre all'insegna della Grecia si apre la prossima sezione, dedicata alla musica sacra; il bizantino Kyrie ton dinameon, con la sua sobria ieraticità, ci apre universi di suggestioni verso una religione antica, vicina alla nostra ma lontana nella statica rigidità dell'ortodossia,evidente anche nell'immobilismo descrittivo della musica, che indugia meditando sul Creatore della terra, del Cielo e del Mare (quel Thalassa che tanto ha significato per la cultura greca). In contrapposizione, due esempi di musica sacra del nostro secolo, uno dell'americano R.Thompson (Alleluia, 1940) e l'altro dell'estone U.Sisask (Gratias agamus domino Deo nostro, 1991, trascritto e ridotto per coro misto da A.Mistaro): due brani che rappresentano l'interesse del Coro per lo studio della musica sacra del XX secolo, nel tentativo di valorizzare il bisogno di espressione collettiva e corale del sentimento religioso vivo in ciascuno di noi; ma anche due brani di grande difficoltà tecnica, forse al limite delle possibilità di un coro giovanile amatoriale italiano, ma utili per confrontarsi e mettersi alla prova con difficoltà sempre maggiori.

La sezione dedicata a George Gershwin è rappresentativa di un altro aspetto interessante del Coro, ovvero la ricerca di collaborazioni musicali con musicisti esterni al Coro, spesso studenti di conservatorio: queste collaborazioni rappresentano preziose occasioni di arricchimento culturale e di ampliamento di esperienze, permettendo ai coristi di lavorare assieme a musicisti esperti e su repertori più complessi: le difficoltà tecniche dei brani tratti da Porgy and Bess, con la riduzione dell'orchestra ad ensemble strumentale, vengono affrontate dal coro diviso fino a sette voci con l'indispensabile sostegno del pianoforte e con l'intervento sporadico di flauto e clarinetto. Tale sezione consiste di una selezione del programma monografico dedicato a Gershwin che il Coro ha iniziato a studiare nel 1998 in occasione del centenario della nascita del compositore, e che sta tuttora ampliando.

Andrea Mistaro